| Geografia | Una terra brulla ricoperta al più di sterpaglie, vede il suo territorio costellato da innumerevoli fori sul terreno che rendono il panorama ancor più irreale e cupo. Accanto a queste cave di pietra, agglomerati urbani fatti di capanne e baracche rendono ancora più povero il paesaggio. Centinaia di goblin scorrazzano su questa terra facendo la spola tra queste baraccopoli e le miniere. Questa è Drenokk, un territorio sfruttato fino all’osso. La piccola baronia è divisa in due signorie, ufficialmente riconosciute da quando si insediò, nell’epoca pre-apocalisse, il Granduca delle Nebbie. La Signoria di Drenokk ospita l’omonima capitale, se così si può definire un agglomerato urbano usato per lo più per scopi amministrativi. E’ l’insediamento più grande di tutto il territorio e deve la sua fama alla presenza della cattedrale in cima alla montagna che sovrasta la città stessa. La cattedrale, nota come il Tempio dei Veleni in tempi più antichi, ora è uno dei centri maggiori della chiesa di Kenthar ed è stata ribattezzata come Tempio della Torre del Dolore. Klautsell è il nome dell’altra signoria ed è l’unica città abitata esclusivamente da umani, per quanto in scarso numero. La città di Klautsell fu fondata dai teutoni come presidio militare per tenere sotto controllo l’Orda Urlante che sciamò su queste terre durante l’invasione delle Schlaghen. Grazie all'intercessione dell’allora patriarca della Chiesa di Rahs, Krow ow Nir, i discendenti di quei valenti soldati possono ancora vivere all’interno delle mura cittadine. Altra caratteristica del territorio di Drenokk è la Crepa degli Inferi, un luogo sacro per gli abitanti della baronia. Si tratta di una nera fenditura nel terreno che si formò a seguito del terremoto dell’897 d.b.. I goblin la chiamano ancora oggi Drenokk Rahs, che nella loro lingua significa “Ghigno di Rahs”. Quando questa faglia si formò, inghiottì completamente un insediamento goblin che si era stanziato lì per la notte; morirono in centinaia, ma i goblin stessi non videro mai tale catastrofe come un male. Al contrario, ancora oggi capita che taluni pelleverde si gettino spontaneamente nella crepa come supremo sacrificio a Kenthar. E’ credenza comune che chiunque si getti spontaneamente nella crepa raggiunga direttamente gli inferni di Kenthar, senza dover passare per il giudizio di Acron, e possa diventare un sommo carnefice. E’ anche risaputo, però, che chi sceglie questa ‘scorciatoia’ debba sopportare, prima che sopraggiunga la morte, un dolore raro e smisurato. |
| Araldica | D’argento alla rupe spaccata in due di nero, sovrastata da una serpe di verde posto in capo. |
| Storia | Si conosce poco dell'era Antica di queste Terre. Esse erano per lo più abitate da una popolazione di nani e, insieme ai territori di Urgatz e le terre a nord del Tridentium e Neboz, facevano parte del territorio del Regno di Austeria. Allo stesso modo non si conosce con precisione il motivo per cui i nani abbandonarono totalmente questi territori, lasciando solamente in antichi cunicoli il segno del loro passaggio. Durante l'epoca Shuel non si ha notizia della presenza di alcuna popolazione stabile di qualche rilevanza: solo nomadi o piccolissimi insediamenti di poco conto. L'impero Shuel non giunse mai ad interessarsi di queste Terre. si sa solo che, sul finire della Guerra degli Scacchi, questo territorio entrò a far parte del regno chiamato Iulide, con capitale nell'odierna Urgatz, e che comprendeva inoltre l'attuale Zagortza e Tergetz. Durante L'Era dei Regni Liberi questa regione costituì una rigogliosa risorsa di legno ed un ottimo luogo di caccia. Le sue incontaminate foreste ricoprivano la maggior parte del territorio e il regno di Iulide sfruttava le sue montagne come protezione naturale da eventuali attacchi esterni. Alcune Cave furono aperte per poter costruire i meravigliosi castelli di cui il regno si faceva vanto. Poco prima dell'888 lo splendore di queste terre finirono miseramente con l'arrivo dell'orda urlante. Una prima sferzata ai territori di Elavia da parte dei Teutoni, che mandarono in avanscoperta nello Iulide un immenso esercito di Goblin. In pochi giorni il regno cadde soprattutto per l'assenza di qualsiasi alleanza con i territori limitrofi. Successivamente alla discesa delle Schlagen il territorio di Drenokk, insieme a quelli di Urgatz e Zagortza, divenne la base di appoggio per tutti i pelleverde dell'Esercito teutone e fu ribattezzata Goglinoitz. Si dice che questo territorio fosse stato promesso ai Goblin dall'Impero Teutone come ricompensa del loro appoggio in guerra, per legarli alla causa. Nel giro di un decennio le risorse del territorio vennero totalmente prosciugate e il terremoto dell’897 d.b. segnò il colpo di grazia per la baronia. In seguito al cataclisma, si aprì presso la capitale una grande fenditura di quasi un chilometro, inghiottendo un'intera tribù di Goblin. Essa fu chiamata dai Goblin Drenokk Rahs, da cui poi fu tratto il nome della maggiore città e poi della Baronia stessa. Fu questo avvenimento, unito alla grande presenza di pelleverde, a porre le basi per la costruzione della cattedrale di Rahs, Il Tempio dei Veleni, che fu eretto nel 902 d.b. come simbolo della religione dominante. Per secoli Drenokk rimase allo sbando: si formarono diverse tribù in perenne guerra tra loro, per il dominio di una terra che nel frattempo stava morendo sotto i loro piedi. La fine della dominazione teutone non mutò la situazione e la sola presenza di un numero così elevato di pelleverde, concentrato in una sola Baronia e che non avevano la coesione necessaria per intraprendere conquiste esterne, fu un deterrente sufficiente a tenere lontani altri conquistatori. Nell'autunno del 1106 giunse il Granduca delle Nebbie che rivendicò come propri, per diritto di sangue, i territori dei Goglinoitz. Non si conoscono i dettagli di questa ‘riconquista’, ma in poche settimane egli riuscì ad assoggettare tutta la popolazione di goblin, stabilendo una sorta di ordine dispotico su di loro. Il Granduca non nominò né baroni né signori concentrando così su di sé il tutto il potere. Al giorno d’oggi, seppure il Granduca sia scomparso, l’ordine su Drenokk persiste grazie alla presenza della Cattedrale di Kenthar, che mantiene l’unico ordine accettato dai numerosi pelleverde della baronia: la tirannia. |
| Altre informazioni | Capitale: Drennok |
| Governatore | Caranthyr |